Il fondamento su cui nascono e si sviluppano il concetto e la pratica della mediazione familiare è la presenza del conflitto all’interno del nucleo familiare e la necessità di superarlo.
In questo senso, la mediazione può definirsi come l’opera di chi si interpone fra due parti per far loro conseguire un accordo, accompagnando gli attori nell’attivazione di risorse che aiutino a trovare una soluzione alla problematica.
La mediazione familiare cerca di rispondere al bisogno espresso da coppie in procinto di separarsi o divorziare (o che già lo siano) che, vivendo una situazione di forte conflittualità, non riescono a trovare soluzioni soddisfacenti e condivise nella gestione di ciò che resta in comune (e, in particolare, i figli).
Essa si propone, quindi, come un percorso durante il quale la coppia genitoriale, dopo aver individuato i temi del conflitto, arriva a stabilire accordi che possano essere sostenuti anche per il futuro.
Proprio per queste ragioni, nel procedimento di mediazione, oltre all’Avvocato, possono essere coinvolti altri soggetti (psicologi, assistenti sociali, neurologi, ecc.) al fine di meglio analizzare e comprendere il singolo caso in tutti quegli aspetti che esulano dal diritto.
Inoltre, con la mediazione si cerca di ristabilire una comunicazione magari interrotta anni prima, di migliorare la comprensione fra le parti e di promuovere un dialogo anche per il benessere dei figli.
La mediazione punta alla responsabilizzazione delle parti, in modo da non sacrificare gli interessi in comune in nome della “vendetta.
La “competenza negoziale” degli ex-coniugi si contraddistingue per i seguenti aspetti:
capacità di ricollegarsi alla propria storia personale e familiare, e di elaborare il significato dell’evento separativo rispetto ad essa;
capacità di mettersi di fronte all’altro, vedendolo effettivamente come altro da sé senza che ciò si carichi di significato di perdita;
capacità di riconoscere la quota di coniugalità (fatta di rispetto, stima affetto, comprensione) che è sopravvissuta alla frattura coniugale piuttosto che esasperare la conflittualità;
capacità di prefigurasi un futuro meno doloroso con la possibilità di realizzarlo, al di là della presenza oggettiva di elementi positivi.
Obiettivi della mediazione familiare
Vantaggi della mediazione familiare